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APP sta per applicazione, un programma specifico installato nel proprio pc o cellulare che ti spiega come fare o fa per te una determinata cosa. Le prime applicazioni si limitavano a giochini “ammazza tempo” ma attualmente il mondo virtuale si è sbizzarrito nell’invenzione delle APP più svariate: app che ti suggeriscono come vestirti, dove andare a mangiare, trovare un volo economico last minute, una vacanza, la miglior scuola, l’anima gemella. Sì perché dove non arriva l’uomo arriva l’APP. Geniale! Ne siamo sicuri? Recentemente, a seguito dei purtroppo sempre più frequenti episodi di “dimenticanza” di figli in auto da parte dei genitori, si potrebbero collaudare particolari tecnologie (app, seggiolini luminosi, campanelli automatici…) per venire incontro a questi genitori troppo “distratti” ma sarebbe probabilmente un fatale errore. Significherebbe delegare a qualcun altro o qualcos’altro la responsabilità dei propri figli e con essa la consapevolezza di essere dei genitori adeguati. Significherebbe in pratica correre ad acquistare un’app e incrementare un business per non correre il rischio di dimenticare un figlio in macchina e potersi permettere il lusso di essere distratti da altri pensieri e di conseguenza rendere plausibile il fatto che non sia più la genitorialità quell’ingrediente utile a tenere sull’ “attenti” un genitore che sa preoccuparsi, giustamente, della sorte del proprio figlio. Niente più errori da parte dei genitori, semmai solo di un’app malfunzionante e in tal caso a farne i conti sarebbe chi ha commissionato quell’apposito programma. Ma il risultato finale non cambierebbe: un’app fallace comporta il rischio di una morte, forse risarcita dalla ditta che l’ha commissionata, ma pur sempre una triste e inconcepibile morte. APPlausi, evviva la tecnologia e a farsi benedire la genitorialità! Che tra l’altro è costantemente criticata. Genitori cattivi, inadeguati, stressati, egoisti, superficiali, anaffettivi. Sempre gli altri; mai noi! Come può un genitore dimenticarsi un figlio in auto? Incredibile, impossibile…eppure accade. Genitori ai quali accade una tragedia così sono già emotivamente e penalmente devastati e non hanno bisogno di portarsi addosso anche il peso del giudizio altrui. Molte persone, quando sono fortemente sotto stress e preoccupate, devono tenere l’attenzione su più piani e non hanno la certezza di riuscire a portare a termine tutti i compiti a loro richiesti. Possono entrare in uno stato d’ansia e insicurezza che a lungo andare può portarli a compiere gesti involontariamente scorretti, agli occhi degli altri inauditi. E se APP stesse per APPoggio? In primis l’appoggio non giudicante di figure esperte che possano aiutare a superare il trauma ma anche appoggio di una rete sociale solida, su cui poter contare, presente e comprensiva.